Un anno di Covid. Ancorati alla fede nell’agorà digitale
L’incredulità, presto, ha lasciato spazio alla paura. La Chiesa si è mostrata pronta. Una costante parola di speranza accanto all’attenzione verso chi era nella prova.
È innegabile: il coronavirus ha colto tutti di sorpresa. Le prime restrizioni - durissime - hanno sospeso la vita degli italiani. Ad accompagnarli, dallo stato d’animo incredulo a quello timoroso, ci ha pensato la fede mediata dalla Chiesa. L’era-Covid certamente, se da un lato segna un fortissimo ritorno alla spiritualità individuale e familiare, dall’altra avvia una stagione ormai ineludibile anche per le istituzioni ecclesiastiche: lo sbarco massiccio nel mondo digitale. Se in queste ore, si sta vivendo lo sbarco su Marte della sonda Perseverance, circa un anno fa gli schermi dei nostri smartphone hanno visto moltiplicarsi la presenza di vescovi, sacerdoti, consacrate e consacrati alle prese con un’attività pastorale insolita.
«Patris Corde», alle radici della paternità ecclesiale
La riflessione di monsignor Morosini: «Non più funzionari del sacro, ma comunità della cura».
Un anno dedicato a san Giuseppe, arrivano le riflessioni pastorali di monsignor Fiorini Morosini, arcivescovo di Reggio Calabria - Bova. Una nota che tiene conto di diversi documenti: certamente la lettera apostolica di papa Francesco, Patris Corde, scritta in occasione del 150esimo anniversario della dichiarazione di San Giuseppe quale patrono della Chiesa universale, ma non solo.
Marzo, al via l'anno dedicato a San Giuseppe: l'agenda diocesana
Ascoltiamo per diventare veri discepoli del Signore
Il commento al vangelo della Domenica a cura di monsignor Giacomo D'Anna.
Ogni anno nelle prime due Domeniche di Quaresima viene proclamata la stessa pagina di Vangelo, sebbene nelle versioni differenti dei diversi evangelisti. Nella prima Domenica si legge il racconto delle tentazioni di Gesù nel deserto e nella seconda quello della sua trasfigurazione sul monte Tabor. Sono due pagine che ci aiutano a riflettere sulla vera identità di Gesù, che noi riconosciamo nella fede vero Dio e vero uomo.
Quaresima digitale, stasera la catechesi del vescovo sul lavoro
Morosini: «Iniziare un itinerario spirituale»
Il messaggio dell'arcivescovo di Reggio Calabria - Bova in occasione della prima domenica di Quaresima.
Mercoledì scorso abbiamo iniziato la santa Quaresima. Ho saputo che la vostra partecipazione alla cerimonia dell’imposizione delle ceneri è stata numerosa, nonostante le restrizioni dovute alla Pandemia. Ringraziamo Dio per questo, perché è un bel segnale per la realizzazione dell’impegno che vi propongo quest’anno, che ci sforzeremo di vivere nei giorni, che costituiscono il cammino verso la santa Pasqua.