Autonomia differenziata, ecco il documento dei vescovi calabresi

Il testo diffuso il 25 marzo, espresso scetticismo nei confronti di una misura definita come «secessione dei ricchi»

La Conferenza Episcopale Calabra ha pubblicato oggi un documento dal titolo: "La dis-unità nazionale e le preoccupazioni delle Chiese di Calabria: Spunti di riflessione", nel quale esprime profonde preoccupazioni riguardo all'attuale dibattito sull'autonomia differenziata (Consulta il documento sull'autonomia differenziata della Conferenza episcopale calabra).

Autonomia differenziata, i vescovi calabresi evidenziano le cricità
I vescovi calabresi evidenziano come tale progetto, se portato a compimento, «darà forma istituzionale agli egoismi territoriali della parte più ricca del Paese, amplificando e cristallizzando i divari territoriali già esistenti, con gravissimo danno per le persone più vulnerabili e indifese». Questa posizione scaturisce dalla preoccupazione che l'accentuarsi del divario Nord-Sud possa ledere la coesione sociale e il benessere collettivo della nazione.

In contrapposizione a queste tendenze, i vescovi propongono una visione di crescita armonica per l'intero territorio nazionale. Sottolineano che «La strada da percorrere è invece quella che passa dal riconoscimento delle differenze e dalla valorizzazione di ogni realtà particolare, soprattutto delle aree più periferiche e/o interne». Questo approccio richiama l'importanza di una politica inclusiva che promuova equità e solidarietà tra le diverse regioni del Paese.

Il principio di sussidiarietà è la via maestra
Il documento fa anche appello al principio di sussidarietà, citando Papa Francesco i vescovi ricordano che: «Il principio di sussidarietà, infatti, “ha un doppio dinamismo: dall’alto verso il basso e dal basso verso l’alto”. Questo principio è visto come una via per "dare speranza in un futuro più sano e giusto; e questo futuro lo costruiamo insieme, aspirando alle cose più grandi, ampliando i nostri orizzonti. O insieme o non funziona. O lavoriamo insieme per uscire dalla crisi, a tutti i livelli della società, o non ne usciremo mai».

L'invito alle comunità: si creino spazi di riflessione e condivisione
Infine, i pastori delle Chiese di Calabria rivolgono un invito alle comunità ecclesiali a non restare indifferenti di fronte alle sfide poste dalla legge sulle Autonomie differenziate, incoraggiando l'organizzazione di occasioni di approfondimento e pubblica discussione. «Non possiamo restare indifferenti, affermano i vescovi, bisogna trovare vie perché si maturi la consapevolezza che il Paese avrà un futuro solo se tutti insieme sapremo tessere e ritessere intenzionalmente legami di solidarietà, a tutti i livelli».

La Conferenza Episcopale Calabra invita dunque a una riflessione collettiva sull'importanza di costruire una società più giusta e coesa, sottolineando la necessità di promuovere forme di mobilitazione democratica che legano solidarietà e giustizia.

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