La Fiaccola della Speranza è un’iniziativa che unisce sport, spiritualità e comunità, promossa dall’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova nell’ambito del Giubileo dello Sport 2025. Una corsa simbolica che attraverserà il territorio diocesano per portare un messaggio di fraternità, solidarietà, pace e accoglienza, legato ai valori dello sport.
Un evento tra sport e testimonianza cristiana
L’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, attraverso l’Ufficio per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport e il Servizio diocesano di Pastorale giovanile, in collaborazione con il CSI Reggio Calabria, organizza per domenica 15 giugno 2025 la prima edizione della Fiaccola della Speranza, una corsa dal forte significato simbolico che si inserisce nel programma del Giubileo dello Sport.
Il rito di accensione della fiaccola avverrà alle 7.30 presso la Basilica Cattedrale di Reggio Calabria. A compiere il gesto sarà monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova, accendendo la fiaccola ai piedi del frammento della Colonna ardente di San Paolo, custodito in Cattedrale, richiamando così le origini apostoliche della Chiesa reggina.
Un cammino che attraversa le comunità parrocchiali
Il cammino della fiaccola sarà affidato a un gruppo di tedofori che, partendo dalla Cattedrale, si dirigeranno verso Campo Calabro, passando attraverso alcune delle principali parrocchie della zona nord della diocesi. A ogni tappa, il testimone verrà consegnato ai fedeli e benedetto dai sacerdoti, fino all’arrivo al Parco Verde di Campo Calabro dove ad accoglierli ci saranno il vescovo, le autorità civili e religiose, le famiglie, le associazioni e gli sportivi.
La staffetta toccherà le seguenti tappe: Parrocchia Santa Caterina d’Alessandria V.M.; Parrocchia San Giovanni Battista – Archi; Parrocchia Santo Stefano da Nicea – Archi; Parrocchia San Francesco di Paola – Catona; Parrocchia Santi Cosma e Damiano – Villa San Giovanni; Parrocchia Santa Maria Maddalena – Campo Calabro
L’arrivo al Parco Verde di Campo Calabro è previsto attorno alle 10. Qui si svolgeranno le principali celebrazioni e i momenti comunitari dell’intera giornata di festa, sport e preghiera.
Lo sport come messaggio di speranza
L’iniziativa si ispira alle parole di Papa Francesco, che in preparazione al Giubileo aveva ricordato: «Dobbiamo tenere accesa la fiaccola della speranza che ci è stata donata, e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante» (Lettera a monsignor Fisichella, 11 febbraio 2022).
La fiaccola, simbolo dello sport e della testimonianza cristiana, intende promuovere un messaggio di unità, pace e solidarietà, proprio come il testimone passato di mano in mano, immagine che richiama la continuità e la comunione della Chiesa, che da venti secoli percorre le strade del mondo.
Una giornata di festa per tutta la comunità
La corsa della Fiaccola della Speranza culminerà all’interno della Giornata Nazionale dello Sport – Giubileo dello Sport al Parco Verde di Campo Calabro, evento promosso in collaborazione con il Comune di Campo Calabro e con il patrocinio di Coni, Sport e Salute, Comitato Italiano Paralimpico, e la partecipazione di numerose associazioni sportive locali.
Prima dell’arrivo della fiaccola, alle 9.30, si terrà l’inaugurazione del nuovo spazio sportivo per basket e bocce, con la consegna del defibrillatore donato dalla Congrega di Sant’Antonio e il momento di catechesi guidato da monsignor Morrone.
Durante la giornata, si terranno esibizioni sportive, animazione, celebrazioni religiose e attività ricreative. Tra i momenti salienti, l’intitolazione del campo da tennis al professor Francesco Malavenda, la Santa Messa presieduta dal Vescovo, l’esibizione della Royal Dance, e la partita quadrangolare tra sacerdoti, giornalisti, magistrati e amministratori.
Accendere la speranza in un tempo difficile
«Come si può tenere accesa la fiaccola della speranza?», si legge nel messaggio in preparazione della giornata. «Occorre nutrire l’incontro con Cristo, dare slancio ai cammini di fede, resistere alla paura e all’angoscia che la cronaca quotidiana diffonde».
Questa staffetta vuole essere un gesto di fede e di comunità, un tempo di gioia, riflessione e condivisione, rivolto a tutti: bambini, famiglie, sportivi, giovani e anziani. Perché solo insieme si può davvero alimentare la luce della speranza e della pace, di cui il nostro mondo ha urgente bisogno.
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