L’arcivescovo metropolita, monsignor Fortunato Morrone ha presieduto il momento di preghiera e sintesi presso la scalinata del Waterfront.

Dalla promozione di stili sostenibili, al fare comunità attraverso relazioni più autentiche, fino all’impegno politico per la realizzazione del bene comune. Sono solo alcune delle tematiche che sono state al centro della riflessione della veglia di Pentecoste della diocesi reggina che si è svolta sabato sera nella città dello Stretto.

Ad accompagnare la veglia organizzata con il coinvolgimento dell’ufficio liturgico diocesano, il servizio diocesano di Pastorale giovanile e i gruppi laicali della Consulta diocesana, lo slogan della Gmg di Lisbona: «Maria si alzò e andò di fretta».

L’arcivescovo metropolita, monsignor Fortunato Morrone ha presieduto il momento di preghiera e sintesi presso la scalinata del Waterfront. Qui sono giunti, alle 20, i tre gruppi provenienti da altrettanti punti della città in cui è stata avviata la riflessione all’insegna del confronto intergenerazionale tra giovani e adulti: il piazzale della Pineta “Zerbi” (tematica ambientale); la nuova piazza di Tremulini (comunità e relazioni); Piazza Italia (impegno politico). Anche quest’anno la Veglia diocesana di Pentecoste ha mantenuto la sua formula sinodale “in uscita”, con un’invocazione allo Spirito a sostegno della comunità nel “rialzarsi” nella vita individuale e sociale.

Da questo link è possibile guardare il videoservizio proposto dalla redazione dell'Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali.